Home » Attività lungo il fiume » Le 44 chiesette votive delle Valli del Natisone
Le 44 chiese votive nelle Valli del Natisone rappresentano monumenti di profonda spiritualità e testimonianze storiche, che risalgono principalmente al periodo tra il XII e il XVI secolo. Oltre ad essere esempi pregevoli di architettura, queste chiese sono pilastri di fede e tradizione che hanno permeato la vita comunitaria della regione per secoli.
In questo articolo, vi accompagneremo attraverso le loro radici storiche e spirituali, esplorando i materiali di costruzione, l’inconfondibile stile architettonico e il cammino di pellegrinaggio che unisce questi luoghi sacri in un percorso culturale e spirituale unico.
Indice dei Contenuti
Storia e significato delle Chiesette Votive
Le 44 chiesette votive sono piccoli gioielli architettonici, il cui sviluppo si estende dal XII al XVI secolo. Queste strutture sono state erette non solo come luoghi di culto, ma anche come simboli di comunità in località spesso isolate e difficilmente accessibili. Ogni chiesetta rappresenta un punto di riferimento per le popolazioni locali, testimoniando momenti di storia comunitaria e fede condivisa.
La loro costruzione in periodi così remoti dimostra l’importanza del cristianesimo e delle pratiche votive nella Slavia Friulana, una regione che, nonostante la sua posizione periferica rispetto ai grandi centri urbani, ha sviluppato una ricca tradizione religiosa e artistica. Molte di queste chiesette sono state impreziosite nel corso dei secoli da artisti della scuola slovena di Škofija Loka, noti per la loro maestria nell’integrare elementi artistici mitteleuropei con le tradizioni locali. Questi artisti hanno arricchito gli interni delle chiesette con opere d’arte che spaziano dalle sculture in legno ai dipinti e affreschi, molti dei quali rappresentano scene bibliche e santi patroni.
Queste chiesette fungono da catalizzatori per la coesione sociale e culturale delle comunità che le ospitano. Situati in luoghi suggestivi e panoramici, questi siti continuano ad essere mete di pellegrinaggio, offrendo ai visitatori e ai fedeli un legame con il passato e una profonda connessione con le radici del loro territorio.
Architettura delle chiesette votive
Veri gioielli di architettura popolare, le 44 chiesette votive disseminate nelle Valli del Natisone emergono come esempi eloquenti di come materiali come la pietra, il legno e l’oro possano armonizzarsi, riflettendo così la ricchezza culturale della regione.
La facciata di questi edifici è dominata dalla pietra, un materiale che incarna la resilienza e la forza dello spirito montanaro. Le superfici esterne, robuste e grezze, si stagliano imponenti contro il paesaggio montano, mentre negli interni la pietra si trasforma. Qui, attraverso la maestria degli artigiani locali, la pietra è delicatamente lavorata per raffigurare espressioni celesti e scene sacre che invitano al raccoglimento e alla meditazione, trasportando il fedele in un viaggio spirituale attraverso il tempo e la storia.
Il legno, materiale terreno e caldo, è utilizzato per le strutture portanti e per i dettagli interni, come le travi e le pianelle che rivestono i tetti. Ma è negli altari che il legno rivela la sua vera magnificenza, scolpito con una precisione che narra storie di santi e eventi biblici, offrendo ai visitatori una forma di teologia visiva che parla direttamente al cuore.
Infine, l’oro decora gli altari e arricchisce gli interni, aggiungendo un tocco di splendore che contrasta con la semplicità del legno e la ruvidezza della pietra. Questo metallo prezioso non solo eleva l’estetica delle chiesette ma simboleggia anche la luce divina, guidando i fedeli verso una riflessione più profonda sulla loro fede e sulla storia della loro comunità.
Dal punto di vista architettonico, l’origine delle chiesette votive si estende dal XII al XVII secolo, evidenziando una storia profondamente radicata e ricca di influenze diverse. Nella regione del Friuli orientale, sin dagli inizi del XV e XVI secolo, si è sviluppato un movimento architettonico fortemente influenzato dalle correnti mitteleuropee e nordiche. Questa tendenza innovativa ha origine da Praga, dove la cattedrale fu progettata dagli architetti Mathieu d’Arras, di origine francese, e Peter Parler, di origine tedesca. Questo stile si diffonde inizialmente in Slovenia e successivamente nelle valli adiacenti.
Circa nel 1420, dalla Carniola Superiore in Slovenia, arrivarono ispirazioni dai modelli boemi, norimberghesi e bavaresi, che portarono alla realizzazione del gotico caratterizzato dagli scudi intagliati negli incroci dei costoloni. Le chiesette sono generalmente dotate di una navata rettangolare, e molte includono un’aggiunta esterna. Quasi tutte presentano un campanile a vela, sebbene la presenza di un campanile vero e proprio indichi generalmente un’aggiunta successiva.
Internamente, le aule sono coperte da travi a vista o cassettoni, e in alcuni casi, i soffitti smaltati mostrano affreschi di notevole interesse. Il presbiterio, se presente, è generalmente rialzato da uno scalino e messo in evidenza da un arco. Sopra, i costoloni sono adornati con medaglioni che raffigurano Cristo, la Madonna, il santo patrono della chiesa e, infine, peducci con volti espressivi. L’altare, spesso dorato e mantenuto nella sua forma originale, rappresenta l’elemento più prezioso, completato da statue, talvolta moderne, e da pale d’altare dipinte da artisti locali. All’ingresso, si trova spesso un’acquasantiera in pietra.
Le chiesette nelle valli mostrano similitudini strutturali, ma ciascuna di esse conserva una propria peculiarità, quasi a rappresentare un messaggio unico e speciale voluto dalla comunità che l’ha commissionata, costruita e mantenuta nel corso dei secoli.
*fonte “Il cammino delle 44 Chiesette votive” Pro Loco Nediske Doline- Valli del Natisone APS Antonietta Spizzo, Tiziana Perini
Il cammino delle Chiesette votive
Il percorso è suddiviso in 10 tappe, perfette per esplorare uno degli angoli più incontaminati e pittoreschi d’Italia. Durante il cammino principale, i visitatori hanno l’opportunità di ammirare 35 piccole chiese, veri tesori nascosti di grande valore storico e spirituale. Per coloro che desiderano visitarle tutte, è possibile seguire alcune varianti del percorso.
Pur essendo a tratti tortuoso, il percorso è stato studiato appositamente per permettere di visitare ogni angolo di questa regione ricca di storia e natura. Per chi invece predilige un itinerario più breve, sono presenti delle scorciatoie.
Dal punto di vista tecnico, il cammino è accessibile a tutti. Si snoda attraverso sentieri ben tenuti, carrarecce, e strade forestali con segnaletica chiara e costantemente mantenuta. Anche i tratti su strade asfaltate sono tranquilli e a basso traffico. Nonostante ciò, alcune delle tappe centrali possono essere impegnative a causa di grandi dislivelli e richiedono una buona preparazione fisica.
Per quanto riguarda l’equipaggiamento, si consiglia di indossare scarpe da trekking robuste, di portare uno zaino comodo, una giacca a vento e un abbigliamento adattabile a più strati (“a cipolla”) per ogni stagione. Da non dimenticare i bastoncini da trekking, una borraccia e cibo di scorta, soprattutto considerando che solo in alcuni punti come Cividale del Friuli e San Pietro al Natisone sono disponibili luoghi di rifornimento.
Il logo del Cammino, creato dall’artista Moreno Tomasetig, simboleggia il percorso lento e ricco di scoperte. Il profilo montuoso del Matajur e del Kolovrat, il corso del fiume Natisone e una spirale che rappresenta la gubana, dolce tipico delle Valli, si fondono in un design che evoca la ricchezza culturale del territorio.
Il Cammino è percorribile in tutte le stagioni, ma per sfruttare al meglio la bellezza del paesaggio, soprattutto durante le fioriture primaverili o i colori autunnali, è raccomandabile intraprendere questa avventura in primavera o autunno. L’inverno, con il rischio di neve e ghiaccio sopra i 500 metri, potrebbe presentare alcune sfide aggiuntive.
Sul sito ufficiale chiesettevotive.it è possibile scaricare in pdf l’opuscolo delle 10 tappe.
Conclusioni
Le 44 chiesette votive nelle Valli del Natisone rappresentano un legame profondo tra la fede, la tradizione e l’identità culturale delle comunità locali.
Completare il Cammino delle 44 Chiesette Votive è un’opportunità per immergersi in un viaggio che intreccia storia, cultura e spiritualità. Lungo il percorso, si esplorano non solo meraviglie architettoniche che risalgono a secoli fa, ma anche le profonde radici di una comunità che ha saputo mantenere vive le proprie tradizioni attraverso la costruzione e la cura di queste costruzioni sacre.
Questo percorso è stato realizzato grazie all’iniziativa della Pro Loco Nediške Doline, che è anche parte firmataria del Contratto di Fiume Natisone.